Produzione e post-produzione di un oggetto 3D
Iniziamo con il dire che lavorare con il 3D non è semplice e occorre sempre precisione ed attenzione a tutti i passaggi che facciamo passo per passo. Iniziamo con il dire che verranno fatte due lavorazioni una al computer con un disegno di un progetto virtuale ed uno manuale per venire a creare il vero e proprio oggetto di design che mostreremo nel nostro espositore una volta concluso.
Per prima cosa iniziamo a lavorare sul computer e apriamo un qualsiasi programma 3D, io nel mio caso utilizzerò Rhinoceros ed imposterò gli oggetti grandi in centimetri e appena aprirò il mio programma e provvederò a salvare il mio file appena creato e salverò anche in seguito spesso perché è un programma che richiede molta memoria e non va perso nulla durante la nostra modellazione in 3D.
Prima cosa che vorrei dirvi è di fare una buona base del nostro oggetto almeno in fase di stampa non occorrerà mettere i supporti del nostro prototipo ed inoltre facciamo anche una buona curva di profilo che sia meglio possibile ricalcata e se vedete dei punti di controllo distanti potete sempre attivare quest’ultimi ed avvicinateli al prodotto finale che avete ricalcato con la bitmap di sfondo.
Ora passiamo a fare le linee più morbide possibile arrotondando i vertici e poi allo stesso tempo facciamo anche un offset della nostra curva bello spesso perché questo rappresenterà lo spessore del nostro oggetto (ed in fase di stampa questo si vede credetemi!) e poi passiamo a fare anche le chiusure delle nostre linee di offset perché la rivoluzione del nostro oggetto si fa con una curva chiusa e non aperta.
Appena creata la curva chiusa passiamo adesso a fare la rivoluzione della nostra curva di profilo innanzi tutto portiamo la nostra curva all’origine degli assi ovvero impostando i valori su 0,0 e poi diciamo i seguenti valori appena premiamo il comando rivoluzione: come inizio 0 e fine a 360 e premiamo invio o tasto destro del mouse a questo punto dopo un opportuno calcolo del programma arriverà il nostro oggetto già modellato in 3D adesso se volete vedere il risultato finale impostate la vista delle quattro schermate su renderizzata o solo sulla schermata prospettica e vedrete il vostro oggetto in tre dimensioni.
A questo punto occorre un’ultima cosa da fare ovvero impostare lo spessore del modello 3D questo lo farò con un offset di superficie ed il gioco è fatto ora si passa a preparare il file per la stampa in 3D che non è semplice come una normale stampa in maniera tradizionale.
Adesso dopo aver salvato il file di Rhinoceros passiamo a fare un nuovo salvataggio con l’esportazione del nostro oggetto con il relativo passaggio di file e questa volta salveremo il file in formato STL che richiedono le stampanti che usano la tecnologia FDM ed è quello che ci accingiamo a fare.
Adesso dovremo fare un’operazione del tutto tecnica ovvero si deve fare un sezionamento dell’oggetto appena creato attraverso lo slicing dello stesso, per slicingi si intende “affettare” letteralmente l’oggetto e lo facciamo con programmi appositi in dotazione alla stampante 3D o con programmi on-line scaricati da internet o su siti appositi per lo slicing.
Io personalmente uso Kiss-slicer che troverete il download su internet, ma occhio lo potete usare solo con Windows non sul Mac. Dopo averlo scaricato e avviato vi verranno chiesti in inglese (solo in questa lingua non esiste una versione in italiano) diversi parametri e primo fra tutti che filamento usate come PLA, ABS, PETG, etc… e dimensione ugello di stampa, temperatura di fusione del filo e la temperatura del piatto di stampa per ottenere queste informazioni dovete leggere sulla scatola del filamento che avete acquistato niente di più e poi mettere allineamento degli assi al centro comunque al dubbio potete provare a tradurre cosa ci dice il programma e poi trovare la soluzione io almeno ho fatto così.
Una cosa molto importante decidete se mettere i supporti di stampa o meno perché da questo si determina le lavorazioni successive da fare al nostro oggetto (io personalmente non li metto e applico la colla sul letto di stampa) appena modellato e al termine di questo lavoro il file va trasformato in formato G-CODE.
Il file G-CODE così ottenuto va salvato su una particolare pennetta USB il cui chip va inserito nella vostra stampante FDM a filamento ed ora veniamo a fare la nostra prima stampa in 3D. Adesso le informazioni che abbiamo inserito nel nostro file G-CODE vanno inserite nella nostra stampante e passiamo a fare in questo ordine le cose preliminari: allineamento assi sulla home, auto livellamento o livellamento manuale (a seconda della vostra stampante 3D) e poi il riscaldamento dell’angelo e del letto di stampa (reperire queste informazioni dalla scatola del filo) e al termine vi consiglio appena raggiunta la temperatura del piatto di stampa mettere o della lacca per capelli fissaggio forte o la colla per fissare oggetto sul letto onde evitare che oggetto si stacchi durante la stampa in 3D.
Inoltre vi consiglio dopo aver rimosso l’oggetto dalla stampante a passare alla pulizia del piatto e dell’ugello di stampa con acqua fredda e alcool etilico a 90° e l’ugello pulirlo con uno spazzolino con setole dure e un ago flessibile così da togliere gli eccessi di filo secchi dentro lo stesso ugello.
Terminata la stampa 3D non leviamo immediatamente il nostro oggetto e preferiamo attendere una tempistica che può andare dalle due/tre ore al massimo sei ore al termine della stampa stessa questo tempo è necessario per la ritrazione del nostro oggetto e secondo con che filamento deve essere fatto quali il PLA, ABS o PETG.
A questo punto mettiamoci a lavoro e cominciamo a togliere i filamenti in eccesso e anche tutti i supporti della stampa sempre se abbiamo optato per questo metodo di stampa con appositi attrezzi che possiamo comprare in qualsiasi e-commerce o in alternativa in un negozio di hobby. Ci serviranno principalmente pinzette, cutter di varie forme e forbicine e pinzette e tante altre attrezzature che puoi vedere dall’immagine posta qui sopra.
Dopo questo passaggio si passa a mettere in bagno il nostro modello 3D che ora è divenuto un vero e proprio oggetto stampato e lo
metteremo in acqua fredda e cominciamo adesso a scartare il modello con carta vetrata con una grana di 100/200 per la sgrossatura dell’oggetto stesso e levare i layer (livelli) di stampa e ogni tanto passiamo a bagnare il nostro modello per tenerlo sempre credo il nostro calore può modificare, anche se leggermente, il nostro oggetto e al termine di questo lavoro passiamo a togliere i residui di polvere lavando l’oggetto con acqua e sapone e uno spazzolino da denti.
Dopo questi primi passaggi si passa ad asciugare il modello con il phon per capelli, utilizziamolo solo per levare delle imperfezioni di stampa e niente più, altrimenti facciamo un’asciugatura veloce e appena il modello sarà asciutto e completamente freddo si passerà a correggere degli errori come buchi di stampa o altro passando lo stucco per la plastica e il suo relativo indurente e al termine di questo passaggio attendere altre tre ore prima di passare a scartare gli eccessi di stucco e scartare il modello con carta vetrata con una grana di 600.
A questo punto iniziamo a fare veramente sul serio perché dobbiamo preparare la base del modello per iniziarlo a dipingere ovvero passare il primer fissativo questa cosa la possiamo fare o tramite aerografo o tramite pennello e al termine di questo passaggio facciamolo asciugare nuovamente per altrettante ore e scartare nuovamente il nostro oggetto e ripassare nuovamente il primer e solo a questo punto il nostro oggetto sarà pronto per essere verniciato in maniera definitiva.
Adesso che siamo pronti per dipingere sbizzarriamoci sui color che dovranno essere acrilici ed adatti per dipingere il filamento della nostra stampante 3D che può essere il PLA, ABS o PETG poi se amate farci dei decori ricordatevi di farlo dopo che il colore è completamente asciutto e ricordatevi di passare tre mani di colore nel suo complesso facendo riposare tra una mano e l’altra circa 30 minuti e poi potete colorare con i pennelli piatti o con l’aerografo a voi la scelta come vi piace dipingere io personalmente uso i pennelli piatti per superfici grandi e per i disegni di piccola dimensione sull’oggetto pennelli piccoli e tondi.
Ora dopo la pittura del prodotto ci dedichiamo alla decorazione dei diamantini, io li metto per abbellire ulteriormente il mio oggetto e donargli allo stesso tempo lucentezza e questo passaggio lo faccio dopo aver fatto asciugare bene il mio oggetto. In questo caso vi occorrerà acqua, colla gloss e pinzette per attaccare il diamantino ed il gioco è fatto. Questa operazione la potete fare come no a voi la scelta non è comunque obbligatoria.
Ci siamo adesso il nostro oggetto è quasi terminato ci manca solo di lucidarlo con la resina epossidica e come fare questo passaggio? Facile basta essere precisi con le dosi dove mettere le due miscele con un rapporto di 1:1 con resina ed indurente ed il gioco è fatto e poi passarlo sul vostro oggetto di design e al termine di questo passaggio dovete mettere il vostro oggetto appena terminato in un posto ben areato e di tanto in tanto girarlo (ma non nella prima ora di asciugatura) ma basta aspettare la prima volta due/tre giorni per girarlo comunque aspettare le tempistiche in base al tempo di asciugatura ed al tempo atmosferico.
Adesso appena la resina non appiccicherà più il vostro oggetto è veramente pronto e lo potrete mostrare al pubblico con una bella foto o ai vostri amici che vi verranno a trovare. Vi piacerebbe imparare a fare questo lavoro? Volete sapere costi ed altre informazioni? Cliccate qui e scopritelo insieme a me e a chi piacerebbe imparare questo lavoro! Buona lettura a tutti e a chi segue il mio meraviglioso sito!